A serra con Laura
Laura è la mia figlia maggiore. All'epoca 13 anni da compiere da lì a pochi giorni (siamo ai primi di Aprile). E' Domenica, siamo soli, io e lei, la giornata è splendida e il sole scalda l'aria. La convinco a trascorrere una giornata diversa dal solito ed andiamo in mare.
Usciamo col gommone in tarda mattinata dal porticciolo e facciamo giusto un giretto in foce, tanto per vedere che aria tira. Nessun movimento, tanto vale dedicarci ai panini.
Risaliamo il Tevere, troviamo un'ansa riparata dove ancorarci. Panini, una bibita fresca, riposino sdraiati sui tubolari del gommone e poi gelato da "Chiaraluce". Un pomeriggio di assoluto relax.
E la pesca? Convinco Laura a fare un salto in foce per vedere se qualcosa è cambiato. Trainiamo con gli artificiali e non succede nulla, decidiamo di riantrare senza fretta, lasciando le esche in acqua.
All'altezza del vecchio faro, ecco l'attacco, proprio sulla canna di Laura. Lei lo doma con sicurezza e lo imbarca senza difficoltà. Sorride felice ed io lo sono con lei.
Altro passaggio ed altro pesce, poi una coppiola. Da questo momento per almeno un'oretta sarà tutto un susseguirsi di strike, salti, recuperi e pesci a bordo.
C'è tutto il branco concentrato in un fazzoletto di mare. Insistendo se ne potrebbero anche prendere di più ma per noi questi 12 serra tra il chilo ed il chilo e mezzo possono bastare.
Resterà nei miei ricordi lo sguardo soddisfatto di mia figlia, il mio orgoglio di padre, la gioia per una giornata passata insieme a condividere questa straordinaria passione per la pesca.
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