Ancora in Corsica a vela
Ponte di Novembre, la possibilità di qualche giorno libero dagli impegni di lavoro e di famiglia, un’occasione da non lasciarmi sfuggire! L’invito di Capitan Zeto a ripetere la scorribanda in Corsica non cada nel nulla, accetto subito! Questa volta poi, oltre a mio cugino Pietro, con noi c’è anche Maurizio, più marinaio che pescatore ma ingrediente fondamentale per garantire una vacanza all’insegna del buonumore.
La barca è pronta, i capienti gavoni stipati di vettovaglie e bottiglie di vino, il serbatoio pieno di gasolio, il morale è alle stelle: si parte!
La traversata, di notte, la facciamo tutta nella nebbia. E’ strano e un pò inquietante trovarsi in mezzo al mare col buio impenetrabile, l’umidità che bagna tutto, il freddo che pian piano penetra sotto la cerata … poi ci si abitua a navigare affidandosi esclusivamente alla strumentazione. Si organizzano i turni, chi dorme e chi sta ben sveglio a sorvegliare che tutto fili liscio.
28 Ottobre
L’alba ci sorprende ancora in navigazione tra l’Elba e la Corsica. Finalmente il sole buca la nebbia che si alza lasciando il posto a una bella giornata d’autunno. Pian piano ci asciughiamo e ci riscaldiamo al sole. Intanto abbiamo messo in acqua un paio di artificiali coi quali imbarchiamo tre tombarelli: la cena è garantita.
Intanto aumenta il vento. Non ci lascerà più, sarà il protagonista, indesiderato, di questa gita.
Arriviamo direttamente in “zona pesca”. Meglio provarci subito, le previsioni meteo ci preoccupano un po’.
Prendiamo subito i sugarelli e li trainiamo a fondo. Subiamo due scippi, prendiamo un denticiotto di un chilo e mezzo. Per oggi ci dobbiamo accontentare.
29 Ottobre
Si parte con il buio per cercare i calamari. Ne prendiamo uno solo, così ripieghiamo sui soliti sugarelli.
La giornata è bella ma il vento fischia deciso e ci impedisce di pescare come vorremmo. Spesso decide lui la rotta, facendoci scarrocciare abbondantemente.
Ciò nonostante, gli attacchi si susseguono con un buon ritmo. Peccato che l’unica ricciola ferrata si sia slamata quasi subito. Coi dentici invece va molto meglio: solo uno la fa franca, in cinque vengono a bordo, tre belli, di 6 e mezzo, 5 e 4 chili, più due piccoli sul chilo e mezzo.
Per fortuna in serata il vento cala e ci da nuova speranza per il giorno successivo.
30 Ottobre
La notte però si alza di nuovo. In rada si sta male, tanto vale andare a pesca di calamari ma ... anche oggi solo uno. Ripieghiamo sui sugarelli, traineremo con quelli.
Oggi il vento è ancora più teso. Si pesca davvero male. Siamo costretti a risalire il vento ad andatura relativamente sostenuta senza pescare e trainare poi a favore di vento senza motore. Certo che così i passaggi sui posti buoni sono tutt’altro che precisi!
Qualche attacco però c’è lo stesso perché i pesci sono comunque attivi. Tre attacchi vanno a vuoto. Prendiamo un dentice di 4 chili e mezzo, poi un alletterato di 6 che proprio non ci aspettavamo ed una grossa tracina, sul chilo di peso. Viste le condizioni di pesca è andata fin troppo bene.
Notte in porto, non ci fidiamo di restare in baia, il vento non accenna a calare nemmeno dopo il tramonto.
31 Ottobre
Mattina, si studiano le carte meteo. Si decide di partire nel pomeriggio, prima ci scappa qualche ora di traina in condizioni simili a quelle del giorno precedente.
Oggi pareggio: due dentici a bordo, di 3 chili e mezzo e di 2 e mezzo ma anche due scippi riusciti. Poi si parte. Ci aspetta una lunga traversata, col vento di scirocco a contrastare la nostra andatura e una bella onda che si fa sentire e ci consiglia una rotta a sfruttare un po’ di ridossi per stare più tranquilli. Arriveremo a Marina di Grosseto all’alba.
E’ il tempo di tracciare un bilancio. Siamo stati un po’ sfortunati col vento, non siamo riusciti a pescare come avremmo voluto. Però di dentici ne abbiamo presi … e poi siamo stati bene tra noi, ci siamo divertiti. Un’altra iniziativa di successo, grazie a Capitan Zeto e a tutti i componenti dell’equipaggio.
Torna alla pagina delle catture dello staff