Informativa al consenso cookies

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e con il tuo consenso, anche per altre finalità ('interazioni e funzionalità semplici', 'miglioramento dell'esperienza', 'misurazione analitici' e 'targeting e pubblicità') come specificato nella cookie policy. Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento

    

Misurazione - Dettagli

Miglioramento - Dettagli

Interazioni - Dettagli

Marketing - Dettagli



  • Obiettivo Pesca

    Informazioni, spunti e riflessioni sulla pesca dalla barca nel mare di Roma
  • Uscite Di Pesca a Ostia e Fiumicino

    Traina costiera anche con il vivo - Spinning - Light Drifting - Bolentino - Drifting al Tonno
  • Obiettivo Pesca

    La mia passione e dedizione a questo sport mi ha incentivato a creare uno strumento di informazione aperto a tutti i pescatori
  • DRIFRING AL TONNO ROSSO

    A pesca con Lupus: a caccia al re dei nostri mari: il Tonno Rosso.

Che tonno combattivo!

      

    

Usciamo di pomeriggio alle ore 13.30 io Marcoboys e Arturo ( Nickname Arval) che non ha mai preso tonni e il nostro augurio come sempre è quello di fargli provare una di quelle emozioni che più lasciano il segno nella nostra passione che tutti noi pescatori amatoriali condividiamo, l'emozione di avere in canna la locomotiva del Mare, sua maestà il Tonno rosso.

La barca è la bimax di Marco, tre casse di sarde fresche, si è sul posto in zona bettoline dopo una mezz'oretta, il mare ci porta leggermente verso terra con uno scaroccio a 0.5 perfetto, non ci ancoriamo, si è in pesca, si pastura ed ecco che alle 15 circa la canna incomincia a cantare, la partenza avviene su una 50lb la italcanna islamorata, mulo aleutecnos 50 lb con filo sempre da 50 lb della tubertini, è una fuga interminabile il mulo è quasi vuoto, dico subito a Marco di mettersi al recupero del filo che è fuoriuscito, perchè Arval vista la fuga, non se la sente di prendere in mano la canna, si recuperano le canne in acqua e prendo i comandi della barca andando incontro al pesce strillo di cercare di tenere il filo in tensione, a metà recupero ci fa un'altra fuga, incredibile.... però con la canna in mano riusciamo a tenere a bada meglio la situazione, infatti dopo essere riusciti a mettere dentro abbastanza filo ed è a circa 100 mt da noi inizia il vero combattimento, si spegne il motore e dopo un'ora di combattimento Marco dice che vuol cedere la canna, dai Arvarl è il tuo turno, ma non vuol sapere di combattere il pesce, allora mi metto il giubbetto da sedia e comincio io il combattimento.

 

tonno marco

Dalla forza che impongo alla canna e dalle mie esperienze capisco che è un bel tonno, uno di quelli che lascia il segno, e dopo una mezz'ora arriva il piombo ed è a una decina di metri da noi, ma come Marco si appresta per togliere il piombo, il pesce riparte e si mette ad una distanza di 50 - 60 metri, la canna e allo stremo è tutta piegata, l'islamorata a mio avviso è troppo morbida per quel pesce e purtroppo si piega anche di sbiego su se stessa.... pensiamo si spezzi, ma con manovre di barca si fa quel che si può per tenerla in asse.... il tonno si fa sentire e ogni volta che recupero una decina di metri lui li riprende e non ne vuol sapere di cedere, dopo quasi un'ora dalla prima volta che lo avevo portato ad una distanza di 10 mt riesco a portarlo di nuovo a una ventina di metri da noi, ma altra fuga e torna alla sua profondità di una 50- 60 mt.

Cedo pure io, sono stanco e convinco Arval a combattere il pesce, ma si rivelerà una scelta sbagliata perchè neanche dopo dieci minuti cede dicendo che non riesce a combatterlo credo per la sua inesperienza in merito. A quel punto riprende nuovamente Marco il combattimento, sono già le 18 di sera, sono passate circa tre ore da quando è iniziato il combattimento però il pesce resta sulle sue batimetriche, incito Marco a pomparlo con più decisione, più duramente, e solo una volta avrà la soddisfazione a portalo ad una distanza di circa 20 mt dalla barca, ma di arrendersi non se ne parla, nuova fuga e ritorna a quei 50- 60 mt. Di profondità maledetti.

Marco è stanco cede di nuovo, sono le 19 di sera , dico che è ora di porre fine a quel combattimento e ci metto tutta la volontà e la forza che mi è rimasta. Inizio a pomparlo con molta decisione, la canna è tutta piegata e allo stremo della sua resistenza e per quanto sia una bella canna non mi convince, parlo al pesce e gli dico che non lo farò vincere, (Arvarl ride).

Si sta facendo notte, oramai sono le 20.30 di sera e le mie forze sono allo stremo, dico a Marco di vestirsi nuovamente che le braccia e la schiena mi fanno male, nel frattempo ci hanno raggiunti anche GianKo e Chiappettino con la loro barca, Gianko si avvicina a noi e Francesco sale in barca per un eventuale aiuto, passa una mezz'ora e finalmente incomincia ad aggallare facendo giri sotto la barca ad un metro di profondità, ma ad una distanza che non si riusciva a raffiare, sono costretto a mettere in moto per tenerlo davanti alla prua, dico a Marco di chiudere tutto il mulo, è notte sono le 21.


tuna keoma tre
  
    
E' fatta, finalmente lo raffiamo, però è scatenato e siamo costretti a mettergli adosso un'altro raffio più piccolo in basso verso la coda, ma tra la stanchezza e il peso, il pesce riesce a girarsi a pancia in sotto e in quella posizione e sopratutto con due raffi adosso, ci fa camminare con la barca per quasi mezzo miglio, battendo con la coda sulla murata, schizzando acqua da tutte la parti in quello che sarà per lui il suo ultimo sforzo, ma oramai è nostro. Che carattere ragazzi ...... infatti quando lo issiamo in barca ancora aveva forza si scodare vivacemente e battendo la coda prenderà il piede di Chiappettino e il ginocchio di Marco procurandogli dei lividi. Ecco le foto, il peso determinatelo voi e Onore a questo pesce (il tonno rosso) ma sopratutto onore a questo in particolare, che si è rivelato un vero combattente.

   

   

  Torna al menù delle catture dello staff