Salve a tutti, sono qui a riportarvi l'ìmmensa emozione che mi ha regalato la cattura di una leccia. Spero di non annoiarvi.
Come sempre il Sabato mattina io ed il mio compagno di avventure ci vediamo alle 8.00 al porto di Ortona. Attrezzatura a bordo e si parte a cercare di reperire le aguglie che in questo periodo latitano.
Fortunatamente nel sottocosta, rasentando gli scogli affioranti, le aguglie si fanno facilmente ingannare; ne prendiamo 5 e si parte verso il largo, dove ci aspettano le secche che usualmente battiamo e dove qualche mese prima ho avuto una fantastica partenza con 100 metri di filo fuori dal mulinello e successiva slamatura (leccia over 20?).
Sono le 11 passate, controllo veloce alle esche e via di nuovo le filiamo a poppa. Prima il terminale in fluorocarbon dello 0,40 lungo 2 metri, a seguire 25 metri di nylon dello 0,50 e poi 2 colori di dacron piombato che alla velocità di traina di un nodo fanno navigare l'aguglia circa 2 metri sotto la superficie.
Alle 12.00 la canna ha due tocche eloquenti, lascio mangiare per bene il pesce senza toccarela canna ed attendo la partenza... passano pochi secondi ed il cicalino inizia a cantare...
Capiamo subito che si tratta di una leccia perchè immediatamente sale a galla e si mostra in tutto il suo splendore.
La lenza fuoriesce inesorabile per una sessantina di metri e con la mia esile ed econonica attrezzatura fatico a frenare la furia del pesce. Utilizzo una canna in fibra stand up da 20 lb ed un mulo Omoto, sempre 20 lb.
Passano i minuti ma la bestia non ne vuole sapere di venire in superficie, nuota a 5/6 metri di profondità sotto la nostra barca.
Finalmente, pompando pian piano il pesce, riesco a farlo aggallare e tempestivo il mio compagno chiude la contesa con un deciso colpo di raffio.
La leccia è enorme, il pesce più grande che io abbia mai preso e visto dal vivo. La canna a seguito del combattimento è sfibrata e non avrebbe retto ancora per molto.
Alla pesa risulterà 14 chili.
Saluti da "Frankg84"