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Bolentino di profondità a Ischia

 

Venerdì 19 marzo 2010, giornata indimenticabile all’Isola di Ischia dove è notorio che si canta si fischia e …… si pesca.

  

Siamo partiti da Roma io e Marco alle 4.00, orario per me allucinante, destinazione Napoli, poi con la barca dell’amico Vincenzo raggiungiamo Ischia per una pescata a bolentino di profondità.

  

Fondale intorno ai – 300 anche se febbraio e marzo sono mesi poco produttivi per la pesca delle pezzogne (occhioni), in quanto periodo di riproduzione.

  

  

 totano grongo  

Sto recuperando un occhione preso sul fondo quando a meno di 100 metri dalla superficie mi rendo conto che la risalita viene bruscamente interrotta, cosa strana perché sembra di aver incagliato, dopo pochi attimi di perplessità capisco che dall’altra parte qualcuno tira energicamente, mi aiuto con la manovella del mulinello elettrico ed improvvisamente emerge un totano enorme che si stava tranquillamente mangiando un occhione.

Non abbiamo il tempo di commentare l’accaduto che Marco inizia uno strenuo combattimento sul fondo che definisce “questa si che è una cosa seria”, tira, molla, recupera, frizione del mulinello che slitta sulla trazione del pesce, imprecazioni per il cattivo equilibrio in barca, perché dimenticavo che a Ischia oltre a cantare, fischiare e pescare oggi si balla anche.

Il tempo non passa mai anche perché tutti fuori dalla murata ci aspettiamo di vedere aggallare una cernia di profondità invece arriva un gigantesco grongo che scompiglia la pace nel pozzetto.

Intanto Vincenzo che fà?....canta, fischia, balla, no pesca pezzogne una dietro l’altra, forse hanno finito di riprodursi e hanno fame.

Stasera tutti a cena a casa sua, dimenticavo per i buon gustai a pranzo la moglie ha preparato parmigiana di melanzane, pizza imbottita con friarielli e salsiccia che spettacolo grazie Ester!!!

 

Vi rimandiamo spero ad un altro appuntamento alieutico.  

Ettore Valdieri Roma.  


  

  

  

 

 

  

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