E' un Venerdi sera di Febbraio, guardo il meteo e capisco che è meglio non uscire in barca... ma la voglia... lo potete immaginare... e allora penso subito che andrò a pesca da terra; mi viene in mente l'unico posto che dà ancora soddisfazioni, con svariate tecniche, incredibile anche a spinning... la scogliera di Civitavecchia.
L'esca... chiamo subito il negozio di pesca qui a Torvaianica ma mi dice che gli si è rotto il frigo e il bigattino praticamente galleggia nell'acqua... iniziamo bene... guardo l'ora e mi accorgo che non ce la farò mai ad arrivare a Ostia... allora chiamo un mio amico che abita lì a due passi dal negozio e gli chiedo se mi fà il GRANDE favore... lui oltre a dirmi che non c'era problema, dice di voler venire anche lui... 2 kg. di bigattini e via, ci vediamo alle 03 e 30.
Alle 05 e 30 stiamo in pesca, il mare è mosseto, come sapete ottima condizione per i saraghi, e dopo aver riempito il pasturatore 3-4 volte arriva la "mangiata", il galleggiante all'inglese da 18 gr. che ho montato schizza in diagonale e va giù... starlite sparito, ferro, è pesante, stringo di 2 scatti la frizione del Tica Gainer e inizio il recupero, sento le "capocciate", guardo la Lineaeffe Ulisse che si piega molto, chiedo al mio amico di prendere il guadino e mi chiedo se resisterà il fluorcarbon 0,18 a queste strattonate.
Intanto recupero... "quant'è bello" sento urlare e poi "PESCE NEL COPPO"!
Ammiro il pesce e penso che non sarà l'unico della pescata.
In effetti ne abbiamo presi altri ma di dimensioni minori, massimo 400 gr. (mentre quello grosso è 800gr.) insieme a qualche occhiata.
"Blackmarlin"
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