Breve gita in Corsica
E' fine Giugno, si muore di caldo perfino in ufficio con il condizionatore d'aria acceso "a palla". In più ci si mettono pure i due soci del "Lupus Team", Simone "Mastrofalegna" e Roberto "Cetor", che mi tengono aggiornato con i loro sms a ogni pesce pescato. E son tutti pesci belli grossi, un dentice di 11, una ricciola di 28, poi un dentice di 9 e un'altra ricciola di 26 ... tre ricciole e sei dentici in tre giorni di pesca.
Pian piano il progetto di una fuga si fa largo tra i tanti pensieri e si impone sempre più prepotentemente. Basta! E' deciso, attacco due giorni di ferie al fine settimana e a fare in culo l'ufficio e tutto il resto!
Pescata n°1.
Sono arrivato in nottata ma nonostante la stanchezza per il viaggio siamo in mare prima dell'alba. Scorta di sugarelli e via, giro delle poste "da dentice". Nei giorni scorsi i pesci hanno mangiato la mattina molto presto, oggi invece ... un dentice si slama, un'altro, di 4 chili, viene a bordo.
Vabbè, cerchiamo le ricciole. Ci spostiamo più fuori. La troviamo molto al largo, sugli 80 metyri di fondo. Però si slama quasi subito. Pazienza, ci rifaremo domani.
Pescata n°2.
Pescata simile a quella del giorno precedente. Solo il dentice che prendiamo è un pò più bello, 5 chili.
E' l'unico acuto in una giornata piuttosto moscia.
Pescata n°3.
Siamo giunti alla conclusione che per stimolare l'appetito dei pesci svogliati servono delle esche super, i calamari. Perciò la sveglia suona alle 3! Ne vale la pena e siamo premiati da quattro bei calamari da innescare.
Trainare troppo vicino al fondo non si può, sono immediatamente vittime degli attacchi delle tracine (a fine pescata ne avremo prese 4, tutte sul chilo di peso). Nonostante ciò la prima vittima è un bel dentice di 6 chili.
E' poi la volta di una bella ricciola. Ha mangiato sulla canna più alta, quella destinata proprio a lei. Tira forte ma la mia spalla malconcia risponde bene alle sollecitazioni e il combattimento si conclude con il pesce a bordo.
Dopo una mezz'ora la scena si ripete. Chiedo scusa a mio fratello, non gli passo la canna, devo testare per bene la tenuta della spalla e poi lui mica parte tra due giorni. Così mi combatto anche questo bel pesce che qualche minuto dopo sale in barca a tener compagnia alla prima ricciola. Formano una bella coppia, 26 e 22 chili alla bilancia.
Il tempo di scattare qualche foto e si rientra. Per oggi può bastare.
Pescata n°4.
Si replica l'alzataccia. Questa volta in vasca finiscono tre calamari insieme a qualche sugarello. Si pesca nella stessa zona del giorno precedente.
Dopo la solita guastafeste (tracina), puntuale la partenza decisa con una ricciola. Cetor alla canna chiude in pochi minbuti il combattimento con un pesce di 12 chili.
Torniamo sulla roccia, in acqua meno profonda, alla ricerca di un dentice. Lo troviamo quasi subito e poco dopo è la volta di un bel praio. Entrambi i pesci tra i 3 ed i 4 chili.
Ci fermiamo qui. E' ora di fare i bagagli, si rientra a casa. Mi aspetta il caldo di Roma, l'ufficio ... ma ne è valsa la pena.
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